Che cosa è?
L’alluce valgo è una deformità del piede molto diffusa nella popolazione adulta e anziana.
I soggetti più colpiti sono generalmente hanno un età superiore ai 40 anni e sono di sesso femminile perché è una patologia legata anche al tipo di calzature.
In principio consiste in una deviazione laterale verso l’esterno della parte distale del primo metatarso che causa un inclinazione dell’alluce verso il secondo dito; ne consegue che le due ossa non sono più in asse come dovrebbero ed è spesso associato a deformità delle altre dita. L’avampiede si apre “a ventaglio” verso l’interno formando una protuberanza mediale del piede chiamata Cipolla o Nocetta. Come il ginocchio, anche il piede può avere una deviazione in valgismo, cioè il primo osso metatarsale è inclinato nella direzione dell’altro piede e mentre l’alluce si avvicina distalmente al secondo dito. Il valgismo dell’alluce, oltre i 30°, si accompagna ad una rotazione della falange e del primo metatarso. L’alluce valgo è spesso accompagnato ad un altra deformità delle altre dita che diventano a martello o a griffe dal secondo al quinto. Radiografia di alluce valgo.
Quali sono le cause?
L’ereditarietà è la causa principale di alluce valgo, solitamente ogni persona con questo difetto ha almeno un genitore o un nonno con la stessa deformità. I sesamoidi sono due ossa molto piccole di forma quasi circolare (a esagono) nella regione distale e plantare del primo metatarso che costituiscono il punto d’appoggio più importante dell’avampiede La lussazione di queste due ossa nello spazio intermetatarsale comporta uno stravolgimento anatomico e biomeccanico; infatti queste ossa danno inserzione al Muscolo flessore breve dell’alluce e all’Abduttore dell’alluce. All’orgine dell’alluce valgo ci sono diverse teorie, il piede piatto, egizio (cioè con l’alluce più lungo del secondo dito) e pronato sono fattori che hanno un ruolo chiave nell’avvio di questo processo. Le calzature sono un elemento importante per l’alluce valgo acquisito, se sono strette in punta spingono le dita esterne verso quelle centrali e i tacchi alti aggravano la situazione aumentando la pressione. La scarpa stretta e con il tacco alto non è proprio la causa della deformità, può essere l’elemento che provoca i sintomi perché la pressione e lo sfregamento con la cipolla causano infiammazione, borsite e quindi dolore. L’alluce valgo può essere anche la conseguenza di un artrite, una patologia neuromuscolare, un processo infettivo o un trauma.
Quali sono i sintomi?
Il sintomo principale è il dolore camminando con le scarpe e con la pressione, l’intensità non è altissima, è sopportabile. La sede del dolore è inizialmente sulla nocetta infiammata, successivamente può ampliarsi sulla pianta del piede. Un’altra cosa che ho notato è la minor stabilità in condizioni di scarso equilibrio come ad esempio sulle tavolette basculanti. Alluce valgo grave in signora di 85 anni. Ho visto signore che presentano un alluce valgo grave, che si sovrappone al secondo dito o che spinge il secondo dito sul terzo, che non avvertono dolore.
Come si effettua la Diagnosi?
L’Alluce Valgo è visibile ad occhio nudo, se il paziente ha deciso di sottoporsi ad intervento chirurgico è necessaria la radiografia che mostra la posizione delle ossa e l’angolo di valgismo. Entrambi gli alluci valgo in una signora di 85 anni. Alluce Valgo operato dopo tre settimane di riposo, l’alluce è in asse con il primo metatrso, nell’immagine si vede anche l’intervento per il dito a griffe o a martello. Radiografia di un alluce valgo post-intrevento. Questa foto è scattata prima di effettuare una settimana di Tecar Terapia®; la paziente deve utilizzare scarpe speciali e non riesce a guidare.
Qual è la terapia?
Alluce valgo operato. Negli stadi iniziali, cioè quando il dolore è intermittente, l’infiammazione della cipolla generalmente risponde bene al trattamento conservativo con le terapie fisiche, il Laser CO2 ha dato ottimi risultati in poche sedute.
Quando il dolore è costante e coinvolge la nocetta ma anche l’avampiede, il paziente può decidere di intervenire chirurgicamente. Esistono diverse tecniche chirurgiche per l’intervento,
l’ortopedico valuterà il soggetto, l’età, se ha il piede piatto, lo sport eventualmente praticato ecc., in base a questo consiglierà al paziente il metodo più adatto. In quest’immagine si vede lo stesso piede (sinistro) dopo aver effettuato per una settimana una seduta di Tecar Terapia al giorno, in cinque sedute si è ottenuto un notevole miglioramento in termini di gonfiore e dolore, la paziente ora riesce a calzare scarpe normali e a guidare.
Da notare che anche l’altro piede (destro) è stato operato 6 mesi prima ed ora è completamente recuperato. L’operazione si esegue in day hospital, spesso i pazienti tornano a casa il giorno stesso camminando con le stampelle, devono aspettare almeno un giorno prima di poter appoggiare il piede a terra.
Nel primo mese il piede sarà gonfio e saranno necessarie scarpe molto larghe. Il dolore migliorerà lentamente, ma nei primi tempi non sarà possibile fare lunghe camminate, è consigliabile tenere il piede sollevato appoggiandolo su uno sgabello e muovendo le dita.
Ho ottenuto buoni risultati con le terapie fisiche (Laser CO2, Tecar e Ultrasuoni) per il dolore e per sgonfiare il piede.